sabato 25 aprile 2020

Step 11. Almeno un metro di distanza

Come affermato da medici e virologi di tutto il mondo, per combattere l'attuale pandemia del COVID-19 non bastano mascherine e disinfettanti, ma è necessario un vero e proprio distanziamento che blocchi - o almeno rallenti - la diffusione del virus.

La misurazione ed il rispetto della "distanza di sicurezza" sono diventati due aspetti quotidiani: dalla coda davanti al supermercato a quella della farmacia, dalla disposizione dei passeggeri di un'auto alla consegna di pacchi postali, il canonico metro di distanza non solo riduce gli effettivi rischi di contagio, ma soprattutto dona un senso di maggior sollievo per la salute personale e pubblica.
Naturalmente senza dimenticare le ordinanze sulla permanenza nelle proprie abitazioni.

Juan Delcan, Social distancing, 2020


Tutte queste restrizioni portano ad un "piccolo" ma evidente paradosso: un metro di distanza, misura normalmente considerata infima, se imposto per legge diventa un vero e proprio abisso per l'essere umano, un animale che per natura necessita di un contesto altamente immersivo con suoi simili.
L'imminente inizio della cosiddetta Fase 2 comporterà una graduale ripresa degli spostamenti non necessariamente legati all'acquisto di prodotti alimentari e sanitari, ma la distanza di sicurezza sarà raddoppiata.

Si tratta di misure a mio parere necessarie e forse non abbastanza applicate (nonché poco rispettate) ma, paradossalmente, tra poco più di una settimana
saremo più vicini eppure più lontani.

domenica 19 aprile 2020

Step 10. Misurare sul grande schermo

All'interno di un film molto spesso avvengono azioni in cui la capacità di misurare distanze e tragitti può determinare la vittoria o la sconfitta del protagonista, mentre la misurazione del tempo raramente viene presa in considerazione.
Negli ultimi anni questo tema ha acquisito maggior valore anche grazie a pellicole come "Inception" di Christopher Nolan o "In Time" Andrew Niccol, in cui il tempo finisce col diventare addirittura merce di scambio sostituendo la moneta.

Ma è "Interstellar", capolavoro diretto dal già citato Christopher Nolan ed uscito nelle sale nel 2014, ad esaltare l'importanza della misurazione del tempo ed unirla a quella dello spazio.

Il viaggio spaziale di Cooper, magistralmente interpretato da Matthew McConaughey, porterà il protagonista ed i suoi compagni di viaggio a rivalutare la misurazione standard del tempo ed il suo stesso scorrere, scoprendo che errori di calcolo di pochi millesimi di secondo possono comportare alterazioni cronologiche di anni.




martedì 14 aprile 2020

Step 9. Arte e misura

La misura permea l'arte figurativa sin dalle pitture rupestri dei primi uomini: la ricerca della proporzione tra uomo e bestia e la scelta stessa di una parete rocciosa che fungesse da supporto mettono in luce la naturale attitudine dell'essere umano a misurare e valutare ciò che lo circonda.

Con l'utilizzo della prospettiva nelle rappresentazioni, la misura ha sottolineato in modo concreto ed autoritario la sua presenza, diventando protagonista in moltissime opere.
Nello Sposalizio della Vergine di Raffaello, ad esempio, è l'edificio sullo sfondo a diventare il soggetto principale: una vista prospettica netta esalta le forme del tempio a base centrale, simbolo del Rinascimento, catturando l'occhio del fruitore più della scena raffigurata.

Raffaello, Sposalizio della Vergine, 1504, Milano
Poco meno di cent'anni fa, il celebre artista svizzero Paul Klee "alzò l'asticella" in questa sfida, rendendo la prospettiva l'unica protagonista della scena.
Profondamente colpito dalla fusione tra uomo e natura nei paesaggi visti durante un viaggio in Egitto, l'artista dipinse sulla tela aree squadrate dalle molteplici sfumature rappresentanti una città a ridosso del Nilo: non solo la prospettiva, ma la città stessa sono figlie della misura, di architetti e di ingegneri.
Cliccando qui è possibile vedere l'analisi dell'opera del Professor V. Marchis per Rai Scuola.
P. Klee, Strada principale e strade secondarie, 1929, Colonia

Step 8. Il Pes romanus

Nei tempi antichi le distanze erano misurate in base ad elementi del corpo umano.
Le prime unità di misura, come la stessa numerazione, provengono dall'Oriente, passando poi in Egitto, Grecia e giungendo a Roma, luogo d'analisi di questo post.
Le unità di misura non erano tuttavia omogenee, e ciò rendeva difficile il commercio soprattutto per Roma che, proporzionalmente al suo dominio, estendeva i commerci con Oriente ed Occidente.
Il piede, una delle unità di misura più diffuse, poteva ad esempio variare a seconda che fosse dorico, attico, egizio, libico.

Augusto rese obbligatorio il piede romano, il Pes romanus (corrispondente a 29,65 cm), con una unità campione conservata a Roma, esattamente come successe nel 1889 col metro in platino iridio conservato a Sevres presso Parigi.



Di seguito sono riportati i sottomultipli ed i multipli:

Digitus = 1/16 pes
Uncia = 1/12 pes
Palmus = 1/4 pes
Sextans = 3/4 pes

Cubitus = 1,5 pes
Gradus = 2,5 pes
Passus = 5 pes
Decempeda = 10 pes
Actus = 120 pes
Stadius = 625 pes
Milium = 5000 pes

domenica 5 aprile 2020

Step 7. La poesia latina e l'aurea mediocritas

Per trovare tracce dell'azione "misurare" nella poesia non è necessario far grandi ricerche tra numerosi libri e pagine web, ma è sufficiente lasciar correre lo sguardo e la mente tra le pagine di una composizione poetica latina.
Può sembrare un'affermazione sbrigativa e poco approfondita, ma basta guardare con attenzione quelle parole per rendersi conto della realtà effettiva: la natura stessa della poesia latina non è altro se non un'attenta misurazione delle parole scelte.
Questa forma letteraria (come quella greca) infatti non è qualitativa, basata su rime ed assonanze, ma quantitativa, ovvero basata su pause, accenti tonici e sillabe lunghe e brevi, poiché accompagnata in passato dalla musica.

Se vogliamo comunque trovare un esempio puntuale di misura nella poesia, possiamo rimanere sempre nel mondo romano ed ascoltare le parole di Orazio.
Quinto Orazio Flacco, poeta romano del I secolo a.C., rese la misura il perno centrale del suo stile di vita e delle sue composizioni; potremmo quasi definirlo un mantra che non ha solamente accompagnato l'esistenza dell'autore stesso, ma che (soprattutto) oggi offre spunti interessanti per condurre una vita serena.
La celebre aurea mediocritas di cui parla è la "moderazione ottimale", il tenersi lontano da ogni forma di eccesso, positivo o negativo, rispettando il giusto mezzo: è perciò fondamentale saper misurare se stessi ed il mondo che ci circonda, valutandone pro e contro, bonus e malus.


Carmina, Libro II, Ode X
Rectius vives, Licini, neque altum
semper urgendo neque, dum procellas
cautus horrescis, nimium premendo
litus iniquum.

auream quisquis mediocritatem
diligit, tutus caret obsoleti
sordibus tecti, caret invidenda
sobrius aula.

saepius ventis agitatur ingens
pinus et celsae graviore casu
decidunt turres feriuntque summos
fulgura montis.

sperat infestis, metuit secundis
alteram sortem bene praeparatum
pectus: informis hiemes reducit
Iuppiter, idem

submovet; non, si male nunc, et olim
sic erit: quondam cithara tacentem
suscitat Musam neque semper arcum
tendit Apollo.

rebus angustis animosus atque
fortis adpare, sapienter idem
contrahes vento nimium secundo

turgida vela.

venerdì 3 aprile 2020

Step 6. Misurare per Jules Verne

Saper utilizzare gli strumenti di misurazione della temperatura, dell'altezza, della pressione può determinare la vita o la morte di una persona.
Lo sanno bene i protagonisti di Viaggio al centro della Terra, capolavoro di Jules Verne pubblicato nel 1864 e precursore della fantascienza moderna.

Edouard Riou, The Illustratet Jules Verne, 2008

Nel celebre romanzo, i giorni che precedono la spedizione verso le viscere del pianeta vedono un'oculata scelta degli oggetti da portare con sè: colpisce l'attenzione che lo scrittore pone sugli strumenti di misurazione, che vengono descritti e motivati in una sorta di elenco puntato che il protagonista stesso ha stilato.

"Dovevano passare ancora 48 ore; e con mio estremo dispiacere dovetti dedicarle ai preparativi; facemmo uso di tutta la nostra intelligenza per collocare ogni oggetto nel modo migliore, da una parte gli strumenti, le armi dall'altra, qui gli utensili, là i viveri. In tutto quattro fagotti. Gli strumenti comprendevano:
    1° Un termometro centigrado di Eigei, graduato fino a 150°, il che mi pareva o troppo o troppo poco. Troppo se il calore avesse dovuto salire fino a quel punto, perchè in tal caso saremmo arrostiti. Troppo poco se si trattava di misurare la temperatura delle sorgenti o di qualche altra materia in fusione;
    2° Un manometro ad aria compressa adattato in modo da indicare le pressioni superiori a quelle dell'atmosfera al livello del mare. Infatti il solito barometro sarebbe stato insufficiente, dato che la pressione atmosferica sarebbe aumentata proporzionalmente alla nostra discesa sotto la superficie della Terra;
    3° Un cronometro di Boissonnas junior di Ginevra, regolato esattamente sul meridiano 
di Amburgo;
    4° Un inclinometro e un declinometro;
    5° Un cannocchiale notturno;
    6° Due apparecchi di Ruhmkorff, i quali per mezzo di corrente elettrica dovevano fornirci una fonte di luce portatile, sicura e poco ingombrante."
[Voyage au centre de la Terre, Cap. XI, Jules Verne, 1864]

Step 5. Spot: misurare la vita o la Vita?

Nel campo della pubblicità, la misura e l'azione ad essa collegata appartengono molto frequentemente alla sfera dell'apparenza e del peso forma: in un mondo che indottrina l'uomo secondo ideali di perfezione fisica (tralasciando quasi completamente la componente interiore), il maniacale controllo delle proprie misure domina i messaggi trasmessi negli spot televisivi.
Prodotti dimagranti, attrezzi per attività fisica e creme cosmetiche sono in tal modo diventati i protagonisti dell'immaginario collettivo quando si parla di "misurare".

Andando indietro di una manciata d'anni - e più precisamente nel 2013 - possiamo trovare una pubblicità che, nonostante sia pur sempre legata al benessere ed allo svago, si discosta dalle tematiche esposte precedentemente. Si tratta di uno spot in cui MSC Crociere propone, attraverso le sue escursioni via mare, una visione diversa della vita e della sua misurazione: l'esistenza, come affermano le scene mostrate e la voce narrante a fine spot, non deve essere misurata in asettiche sequenze di minuti, ma in momenti carichi di significato e ricordi.

Step 25. Conclusione

Si conclude con questo post il viaggio all’interno del verbo misurare, un percorso che ha attraversato secoli, culture ed uomini, un percors...