giovedì 26 marzo 2020

Step 4. Le tre Moire

Nel mondo antico la misurazione dello spazio e del tempo spesso coincidevano nelle scuole di pensiero e nella mitologia.
A partire dalle tradizioni hindu ed egizie (rispettivamente con Brahma e Seshat) arrivando ai miti greci, il tempo venne sempre visto come un percorso misurabile anche con strumenti umani come corde annodate, righelli ed aste.


J. Strudwick, A golden thread, 1885, Londra

Le tre Moire erano le divinità greche che rappresentavano il destino inesorabile; figlie di Zeus e Temi, avevano il compito di tessere il filo della vita di ogni uomo e deciderne le sorti: la lunghezza del filo determinava la longevità dell'uomo e la presenza di fili bianchi o neri ne determinava fortune e sventure.
Cloto iniziava a filare lo stame della vita e quindi determinava la nascita dell'individuo.
Lachesi aveva l'incarico di stendere il filo e quindi presiedere alla vita dell'individuo; aveva così il compito di misurarne la lunghezza con un'asta incisa, assegnando una vita breve o lunga, felice o misera, mentre avvolgeva lentamente lo stame.
Atropo, la più temuta, tagliava con delle lucenti cesoie il filo della vita, determinando così la morte dell'individuo.


"Chi governa la necessità?"
"Le Moire che tessono il filo e le Erinni dalla memoria implacabile."
"E Zeus è più debole di loro?"
"Anche Zeus non può sfuggire a ciò che è destinato."
- Eschilo

 

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