lunedì 8 giugno 2020

Step 25. Conclusione

Si conclude con questo post il viaggio all’interno del verbo misurare, un percorso che ha attraversato secoli, culture ed uomini, un percorso che ci ha ricordato quanto una semplice parola possa farsi portatrice di innumerevoli significati.

Un’analisi semplicistica di questa azione potrebbe sembrare infruttuosa a causa della sua diffusione nel parlato quotidiano di ogni lingua, tuttavia un’analisi più attenta permette di apprezzarne non solo le accezioni fisico-scientifiche (come calcolare o pesare, secondo le misure standard del passato e del presente) ma anche quelle più astratte legate all’animo umano (come ritenere ed affrontare) ed alla sua fantasia. In questo modo è possibile notare come questo verbo abbia accompagnato l’Uomo nel corso della storia: arte, cinema, scienza, graficaletteratura e poesia sono solo alcuni dei contesti in cui “misurare” ha lasciato il segno.

Il tempo stesso, intangibile e apparentemente non quantificabile, è soggetto al verbo in esame: che si tratti della vita di una persona in mano alle Moire, del naturale crescere di un bambino nel corso degli anni, dei momenti di felicità da assaporare intensamente o del tempo necessario per la produzione di un'automobile, la misura e la valutazione dei secondi che scorrono hanno da sempre rappresentato un aspetto fondamentale del pensiero umano.

Il progresso tecnologico e le derivanti invenzioni hanno inoltre permesso di misurare anche il pianeta da vari punti di vista: riprendendo gli studi di Eratostene, ad esempio, è stata misurata la Terra e la sua distanza dagli altri corpi celesti servendosi anche di potenti telescopi, mentre attraverso la geomatica è possibile una visione d'insieme ampia e chiara del pianeta.

La misura può toccare fatti tristemente noti come la distanza di sicurezza durante la pandemia del COVID-19 o le indagini sull'omicidio di JFK nel 1963.

La conclusione logica possiede un'aura di mistero: se è vero che l’Uomo è il metro di misura del mondo, è altrettanto vero che proprio l’Uomo è l’unica cosa che non potrà mai essere misurata con certezza.

Step 24. Mappa concettuale


Step 23. UltraGlasses, il poster


"See it, Measure it" è lo slogan che riassume il funzionamento del prodotto UltraGlasses, ovvero la misurazione di qualsiasi oggetto tramite i sensori posti nelle lenti degli occhiali: peso, distanza, dimensioni, capacità, temperatura e molto altro sono letteralmente a portata d'occhio.

Step 22. UltraGlasses

La misura "ad occhio" è la capacità di valutare distanze e dimensioni basandosi esclusivamente sulla vista umana, con risultati approssimativi e spannometrici.
...e se un dispositivo permettesse agli occhi di essere più precisi?

UltraGlasses si presenta come una comune montatura in resina con lenti da vista antigraffio ed antiriflesso, ma nasconde nelle proprie aste di supporto molto di più.
I sensori perimetrali e di distanza, uniti ad un nuovo dispositivo di eye-tracking in grado di rilevare i punti foveali dello sguardo umano, permettono di misurare a distanza oggetti ed aree con estrema precisione: basterà quindi concentrare lo sguardo su un oggetto per ricevere immediatamente informazioni tecniche. 
Queste informazioni, proiettate su una delle due lenti a seconda dell'occhio con la maggiore diottria, non riducono la qualità nè il campo visivo e rimangono salvate in backup sino a 30 giorni dalla registrazione.

I campi d'impiego sono infiniti, dagli sport agonistici ai laboratori di artigiani, dalle aule di lezione ai cantieri di costruzioni, per non parlare dell'enorme supporto negli studi scientifici e fisici.

Step 21. I brevetti ed il design anonimo

Dato l’enorme numero di significati ed azioni legati al verbo in considerazione, non deve stupire l’altrettanto ampio numero di strumenti e macchinari inventati dall’Uomo per compiere le più varie misurazioni.

In molti casi risulta difficile identificare i “padri” di queste invenzioni, spesso così tanto antiche da non averne trasmesso i nomi dei creatori: si tratta del cosiddetto “design anonimo”, ovvero una vastissima raccolta di oggetti non riconducibili ad una persona in particolare: chi inventò i righelli o le squadre? Chi inventò il vetro (citato nel precedente post)?
Con il progresso tecnologico e la nascita dei brevetti possiamo assistere ad un perfezionamento di molti strumenti di misura e conoscere la paternità delle invenzioni: di seguito sono riportati due esempi.

Electronic clinical thermometer and body temperature measurement method
Si tratta di un termometro digitale in grado di misurare la temperatura corporea a tre livelli diversi (chiamati propriamente gusci termici) ed antenato dei moderni termometri digitali che purtroppo sono vastamente diffusi soprattutto in questo periodo storico.
Nel 2009 questo brevetto attirò l’attenzione di numerose aziende nel campo medico ed alimentare, poiché precedentemente il termometro più diffuso era quello a mercurio.

Movement measure generation in a wearable electronic device
Si tratta di sensori all’interno di dispositivi elettronici wearable in grado di rilevare e misurare i movimenti della persona che indossa il dispositivo e le energie necessarie per tali movimenti.
Il brevetto risale al 2014, periodo in cui i dispositivi wearable iniziarono a diffondersi nel mercato digitale senza tuttavia (ancora oggi) raggiungere il successo sperato.


Step 20. Il vetro e la misura

Il verbo misurare è strettamente legato alla materia tangibile e, appunto, misurabile e quantificabile. Ogni elemento naturale può essere misurato in termini di quantità e qualità, ed ogni elemento artificiale (prodotto dall’uomo) deriva proprio da un’attenta misurazione dei materiali che lo compongono.

Per non perdermi nella vastità dell’argomento in esame, prenderò in analisi un materiale non solo derivante dalla misurazione ma che, componendo degli strumenti molto diffusi in campo accademico e professionale, permette la misurazione stessa: il vetro, principalmente composto da diossido di silicio più altri ossidi.

Maestri vetrai, geroglifici, Antico Egitto

Materiale tanto fragile quanto fondamentale nelle misurazioni, il vetro ha permesso la misurazione del micro e del macro, dei microorganismi e della distanza tra gli astri, tramite microscopi e telescopi, diventando elemento fondamentale nella vita di tutti i giorni e difficilmente rimpiazzabile dalla plastica in molte funzioni.
Per produrre questo elemento è necessaria la composizione di più materiali, la cui quantità è misurata con estrema precisione al fine di ottenere un prodotto con caratteristiche ben precise: colore, opacità, traslucenza,…
Le “formule” migliorate nel corso dei secoli hanno visto la tecnica affinarsi per mano di sapienti artigiani e dimostrano l’importanza della misurazione e del giusto equilibrio di componenti.

Su questa pagina web sono riportati i principali passi storici del vetro.

Step 19. La geomatica

Tra le numerose discipline scientifiche che prevedono il verbo in analisi in questo blog, una delle più interessanti è sicuramente la geomatica.

Si tratta di una disciplina che si occupa della gestione automatizzata delle molteplici misurazioni relative al territorio.
La geomatica risponde all'esigenza di trattare in modo interdisciplinare e interoperabile grandi quantità di dati e di informazioni da questi derivate, di natura e caratteristiche diverse, rilevati con una crescente molteplicità di procedure e che devono essere necessariamente organizzati, elaborati, gestiti, rappresentati in cartografie digitali e numeriche ed utilizzati in tempi brevi per una corretta rappresentazione e una buona conoscenza della situazione territoriale.

Step 18. Misurazioni e falsi complotti: il caso JFK

US President John F Kennedy, 22 novembre 1963, wikimedia
L'assassinio del trentacinquesimo Presidente degli Stati Uniti d'America John Fitzgerald Kennedy il mattino del 22 novembre 1963 segnò uno dei momenti più tristi e misteriosi della storia del Nuovo Continente.
Le ricostruzioni da parte delle autorità e degli organi d'informazione, spesso contrastanti tra loro, diedero adito a teorie complottiste e misteri non svelati che conducevano sempre alla stessa domanda: fu davvero Lee Harvey Oswald a premere il grilletto della Carcano Mod. 91?

Il verbo in analisi in questo blog ha permesso di affermare con certezza la colpevolezza di Oswald e di svelare falsi complotti. 
Sono stati infatti misurati due fattori fondamentali per la colpevolezza dell'ex Marine:

1. La cadenza dell'arma
Test e misurazioni dimostrarono la possibilità di far esplodere tre colpi tra i 3 ed i 4 secondi, tempo inizialmente ritenuto non sufficiente per il fucile in questione.

2. La distanza di tiro
Test e misurazioni sul fucile e sul mirino telescopico dimostrarono la possibilità di colpire un bersaglio in movimento a 300 metri con estrema facilità anche per tiratori non esperti, tanto più alla distanza di 81 metri che divideva il Presidente dall'assassino.

lunedì 18 maggio 2020

Step 17. ABC di misurare

A. Annales
B. Barometro
C. Clessidra
D. Distanza
E. Eratostene
F. Forza
G. Gallone
H. Hertz
I. Impresa
J. Joule
K. Kelvin
L. Lunghezza
M. Metro
N. Note
O. Orbita
P. Pitagora
Q. Quantità
R. Riga
S. Scala
T. Terra
U. Unità
V. Valore
W. Watt
X. (coordinate)
Y. (coordinate)
Z. (coordinate)

venerdì 15 maggio 2020

Step 16. Eratostene e la misura della Terra

Bernardo Strozzi, Lezione di Eratostene di Cirene, 1644, Montréal Museum of Fine Art
Uno dei protagonisti assoluti di questa azione dalle mille sfumature è sicuramente Eratostene di Cirene (276-194 a.C.).
Matematico, astronomo, geografo, poeta e filosofo greco antico, nonchè terzo bibliotecario della celebre Biblioteca di Alessandria, fu il primo a misurare la circonferenza terrestre con una precisione sorprendente.
Oltre alla convinzione della sfericità della Terra diffusa nel mondo greco, i suoi calcoli si basavano sulla distanza fra Alessandria e Siene e sulla differente altezza raggiunta dal Sole a mezzogiorno del solstizio nelle due città (per una descrizione più approfondita dei calcoli effettuati, è disponibile questo link).
Il risultato ipotizzato era di 40.500 km, poco distante dagli effettivi 40.009 km della circonferenza terrestre.
Se la Terra non fosse un geoide, ma possedesse invece una perfetta forma sferica, il risultato del calcolo sarebbe pressoché perfetto.

Step 15. "Misurare il lavoro": la catena di montaggio

I primi anni del secolo scorso non sono stati solamente palcoscenici di guerre intestine e di conflitti mondiali, ma anche di perfezionamenti tecnologici enormi in qualsiasi campo.
La produzione seriale cambia per sempre all'interno degli stabilimenti di cui Henry Ford è proprietario il 1° dicembre 1913: disposti lungo un nastro trasportatore e non più costretti a convogliare i vari semilavorati in un'unica area di assemblaggio, gli operai daranno vita alla prima catena di montaggio.

Ford Assembly Line, 1913, photo from sociologicamente.it

L'imprenditore statunitense mise al centro del progetto la misurazione del lavoro in ogni suo aspetto: misurò infatti il tempo impiegato per la produzione dei pezzi ed il loro assemblaggio, lo spazio percorso dagli operai, la precisione dei singoli pezzi, la quantità di scarti prodotti e molto altro ancora, cercando di trasmettere la precisione geometrica ed algebrica all'interno di questo modello produttivo.

Seguendo questo link è possibile leggere un interessante passo preso da "Catena di montaggio e disciplina sociale" scritto dallo stesso Ford.

Step 25. Conclusione

Si conclude con questo post il viaggio all’interno del verbo misurare, un percorso che ha attraversato secoli, culture ed uomini, un percors...